1) I
partecipanti si mettono in cerchio e trascrivono (se li hanno con se) o
scrivono li per li i loro haiku in strisce di carta (un haiku a striscia e da 3
a 5 haiku a persona).
2) Si
mettono in un cestino o vassoio e si mescolano. Si dividono per il numero di
partecipanti e si da ad ognuno il numero di haiku risultante dalla divisione (a
caso).
3)
Ognuno trascrive gli haiku che ha avuto in un foglio carta. Ogni haiku deve
essere trascritto in una sola righa, separando i versi con una barra.
4)
Partendo dal numero 1 ogni partecipante avrà un numero da scrivere sul lato
superiore destro del foglio (se i partecipanti sono 8, si avrà allora i fogli
numerati dall'uno all'otto). In basso dovrà scrivere il suo nome.
5)
A questo punto, si distribuiscono altri due fogli di carta. In uno, ogni
partecipante scriverà l'haiku (o gli haiku) che più gli piacciono del foglio
che ha in mano (se non c'è
nessuno che gli piaccia, non è obbligato a scrivere).
6) Poi, i fogli incominciano
a girare nel cerchio in senso antiorario, e da ogni foglio il partecipante
trascriverà gli haiku che più lo colpiscono, passando poi il foglio al compagno
che ha a destra.
7) Finito il giro (e
cioè quando il foglio con il numero con cui è iniziato torna alle mani del
partecipante) questo dovrà scegliere tre tra gli haiku che ha trascritto
durante il giro e scriverli sull'altro foglio di carta, che intitolerà
"scelti da ..... (il suo nome)".
8) A questo punto,
ogni partecipante si alza e legge al gruppo i tre haiku che più gli sono
piaciuti. Alla fine della lettura di ogni haiku, l'autore dovrà farsi
riconoscere e il partecipante dovrà spiegargli perché ha scelto quell'haiku.
(Credo che sia previsto, anche se noi non l'abbiamo fatto, che l'autore spieghi
com'è nato il suo haiku.)
A volte scelgono un tema per la
riunione e a volte sono liberi.
Kukai è il termine giapponese che si riferisce ad un rituale
usato per condividere delle composizioni poetiche in forma di haiku tra alcuni
cultori di questa forma di espressione.
Il kukai prevede un incontro a tema (o
a tema libero) nel quale gli “amici dell’haiku” si scambiano, in forma anonima,
le composizioni (massimo cinque) che ognuno ha composto in occasione
dell’incontro.
Nella fase successiva, ognuno seleziona
gli haiku che ha maggiormente apprezzato. Ai componimenti maggiormente
selezionati vengono quindi associati i compositori che aggiungono, se lo
ritengono opportuno, alcuni commenti. Si tratta in definitiva di una modalità
di scambio reciproco su sensazioni intime e personali che, in un clima
amichevole e complice, vengono messe in comune senza presenza di giurie esterne
ma facendo emergere un criterio di scelta che nasca dal consenso.
Un analogo procedimento si intende
estendere a fotografie tratte dal litorale della spiaggia libera di
Principina a mare. Le foto verranno scattate con macchine monouso Ultra
Kodak e sviluppate in serata. L’Autore segnalerà, laddove esistente, il
collegamento tra immagine e componimento poetico. Si prevede anche la
condivisione di immagini ed haiku raccolti in precedenza sullo stesso tema. La
premiazione. E’ prevista una meditazione zen al tramonto.
Lo sviluppo delle fotografie, che
richiede un minimo di 12 partecipanti, avverrà mentre gli stessi sono a cena
che avrà luogo alle ore 20 presso l’Hotel Principe (con tris di antipasti, due
primi Putto, sorbetto, vino e acqua per 18 euro).
Al termine della cena, si svolgerà il
kukai, la condivisione delle esperienze e la premiazione.
Il proponente,
Riccardo Zerbetto
(per informazioni, tel cell 335 6249072)